Una passerella sul mondo nel punto più alto di uno degli edifici simbolo della Milano del terzo millennio.

Una passerella sul mondo nel punto più alto di uno degli edifici simbolo della Milano del terzo millennio. È noto a tutti come “il Curvo”. Omen nomen, si direbbe. Si tratta della Torre PwC, soprannominata così per via della sua struttura e unicità progettuale e che si distingue proprio per il movimento concavo che si sviluppa in elevazione e per la Corona posta sulla sommità. La Torre è alta 175,5 metri per 34 livelli complessivi (28 piani) e ha una superficie totale di 33.500 m2.

Qui la creatività dell'archistar Daniel Libeskind lo ha portato ad ispirandosi alla Cupola Rinascimentale di Brunelleschi e alla Pietà di Rondanini in Michelangelo per progettare il terzo gigante del quartiere Citylife della metropoli lombarda.

Per questa importante opera la committenza si è rivolta a Nuova Defim Orsogril con l'obiettivo di realizzare una parete calpestabile sulla parte alta della Torre, utilizzando un grigliato che potesse coniugare le esigenze estetiche a quelle di portata.

Il grigliato ben si confaceva a questo progetto, ma non era sufficiente.

Il valore differenziale, integrato alla qualità del prodotto, è stato il supporto tecnico fornito dalla società per co-progettare, produrre e consegnare tutti i 600 pannelli maglia 33x33 mm piatto 30x3 mm per una superficie totale di circa 1.000 m2.

“È stato un progetto che ci ha coinvolto in modo trasversale. Fin dalle fasi progettuali abbiamo collaborato col committente per sviluppare ad hoc ogni singolo pannello, rispettando le specifiche tecniche richieste e i tempi di consegna durante le differenti fasi del cantiere. È stata una sfida, ma aver contribuito alla costruzione di un edificio innovativo e simbolo della città ripaga di ogni sforzo. E guardare il panorama della nuova Milano da quell’osservatorio è davvero emozionante”.

Tiziano Gatti, direttore commerciale Nuova Defim Orsogril