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Ogni impresa è un piccolo-grande mondo da scoprire, anche per i più piccoli. Se poi è anche un mondo sostenibile come quello dell’acciaio, allora il mix è di quelli vincenti. Giovedì 14 giugno è stato Calvisano ad offrire ai figli dei dipendenti delle società bresciane del Gruppo, di età compresa tra i 10 e i 13 anni, un viaggio – dal titolo “RicircoliAMO” – all’interno di un contesto in cui i concetti del recupero e riciclo sono fattori concreti. È stato un percorso in tre tappe: Acciaierie di Calvisano, Di.Ma e Agroittica Lombarda.

In Acciaierie di Calvisano i giovani ragazzi hanno avuto modo di conoscere e vedere come il processo produttivo siderurgico sia un modello di circolarità grazie non solo all’attività tradizionale di recupero dei rottami ferrosi per la produzione di nuovo acciaio, ma anche al processo innovativo che consente di recuperare le scorie di acciaieria per trasformarli (in Di.Ma, seconda tappa della giornata) in prodotti sostitutivi agli inerti naturali. Un doppio processo virtuoso che si è arricchito con un terzo appuntamento, in Agroittica Lombarda, nel quale i piccoli visitatori hanno potuto apprendere, grazie a laboratori didattici, come grazie al recupero del calore da Acciaierie di Calvisano sia stato possibile sostenere e dar vita ad un’eccellenza ittica conosciuta in tutto il mondo.

 

«Abbiamo voluto organizzare questa giornata – commenta Antonio Cotelli, direttore delle risorse umane del Gruppo Feralpi – all’interno dei percorsi di orientamento rivolti ai giovanissimi. Per questo, il tema della sostenibilità e di un’industria basata su modelli circolari ci sono sembrati i più adatti. Abbiamo avuto l’opportunità di mostrare come l’acciaio sia un prodotto fisiologicamente “green” e come l’attività di recupero, dal rottame alle scorie fino al calore, sia non solo il nostro presente, ma il loro futuro perché consente di tutelare l’ambiente producendo in modo sostenibile acciaio ma anche materiali inserti sostitutivi di quelli naturali. È stato un viaggio curioso e stimolante per i ragazzi, ma anche motivante per tutti noi di Feralpi».