Si conclude la prima parte del progetto denominato Sced-Cov (Sorveglianza Clinico-Epidemiologica e Diagnostica per la ripresa dell’attività lavorativa in sicurezza in corso di pandemia da Sars-COV-2).

Le aziende bresciane del Gruppo Feralpi hanno preso parte al progetto insieme ad altre quattro aziende della provincia e all’Università di Brescia. Lo stesso ente di ricerca è capofila in questa iniziativa, nata dalla collaborazione estesa con Associazione Industriale Bresciana e Spedali Civili di Brescia, al fine di contenere e tracciare la potenziale diffusione del virus nei luoghi di lavoro.
 

Tampone

 

Gli oltre 700 dipendenti delle aziende bresciane sono stati sottoposti a test diagnostici (tampone oro-faringeo e test sierologici con prelievo ematico). A seguito delle analisi, il Medico Competente interno all’azienda ha incontrato singolarmente il lavoratore per presentare l’app di monitoraggio continuo: ogni giorno, per cinque mesi, i lavoratori devono rispondere a poche semplici domande al fine di informare quotidianamente l’eventuale insorgenza di sintomi o il contatto con persone senza adeguate misure di sicurezza. La restituzione di tali informazioni porta alla valutazione di nuovi test, che l’azienda si impegna ad effettuare per valutare le condizioni di salute della singola persona.

Oggi, nel quattordicesimo giorno di progetto, lo staff medico ha completato grazie a un lavoro straordinario la raccolta di tutti i test diagnostici.

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