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"100 anni con Carlotto". Un tributo a un pioniere dell'acciaio e una testimonianza per il futuro

 
"100 anni con Carlotto" è un libro che va oltre la semplice narrazione aziendale per diventare un omaggio a un uomo, a una visione e a un'intera epoca. Il volume, edito da Feralpi Group e scritto da Luciano Costa, traccia la figura del fondatore Carlotto Pasini, ripercorrendo il suo straordinario percorso umano e imprenditoriale.

Questo libro è molte cose insieme: un ricordo affettuoso e grato di un uomo che ha dedicato la sua vita a costruire qualcosa di duraturo; una semplice memoria, il racconto di una persona che ha messo "animo e cuore" nella ricerca di un futuro migliore per sé e per gli altri; un tributo dovuto, il riconoscimento al bresciano, originario di Odolo, in Valle Sabbia, innamorato della montagna che, conoscendo la fatica, sapeva condividerla e alleviarla. E ancora è la rappresentazione di una storia d'impresa che parte dalle umili origini - la "fusina" che produceva attrezzi agricoli – fino al diventare un’eccellenza siderurgica che la moglie Camilla, i figli, le famiglie dei soci e i preziosi collaboratori hanno rilanciato su una scala internazionale.

Il libro, infatti, è anche un omaggio a un padre da parte dei sui figli Maria Giulia, Giuseppe, Giovanni e Cesare. Tuttavia, "100 anni con Carlotto" è soprattutto un'opportunità per conoscere Carlotto Pasini, per scoprire il suo mondo, per viaggiare nel suo tempo e per immedesimarsi nei sogni, nei pensieri e nei progetti che animavano le sue giornate. È possibile anche conoscere chi ne ha condiviso idee e progetti, soci e amici che lo hanno sempre accompagnato, seguendo non il filo di fatti e accadimenti messi in ordine seguendo i canoni della storiografia classica, ma i dettami della storia raccontata.

Il volume narra un "come eravamo", ma anche un "come siamo" che porta con sé lo "spirito di Carlotto". La sua è un'eredità fatta di valori, ricordi e opere che continuano a testimoniare il bene cercato e seminato. “Questo spirito – ricordano dalla sua famiglia - è diventato nel tempo lo "spirito Feralpi", forse diverso nelle forme, ma fedele ai principi che ispiravano l'azione di Carlotto. Ovvero, fare il bene, senza esibirlo, essere e vivere da galantuomini. E ancora, vivere e costruire con rispetto ed usare il dialogo e il confronto come leva di sviluppo. Tutto questo, per fare di ogni giorno un giorno ricco di umanità e di bontà”.


Se è vero che senza memoria non esiste futuro, il libro diventa quindi un “ponte” tra il passato ed il presente perché, conoscendo Carlotto e di suoi valori, sia possibile ispirarsi a quella visione che crede nella collaborazione e nella creazione di benessere da condividere.  
Nelle pagine scritte da Luciano Costa, scrittore di lungo corso, testimone di oltre sessant’anni di storia bresciana, questo è possibile perché è solo entrando nel suo tempo che anche le nuove generazioni possono trovare stimoli e spunti per costruire il proprio futuro, non come singoli individui ma come parte di una comunità.

Proprio come scrive Giovanni Bazoli, Presidente Emerito Banca Intesa Sanpaolo, nella sua prefazione al libro: “I protagonisti di un’efficienza che ha pochi eguali in Europa non sono soltanto gli imprenditori siderurgici, ma anche tutti i loro collaboratori, dagli operai agli impiegati e ai quadri. Tutti, con orgoglio di mestiere e con un singolare modello di coesione sociale, lottano ogni giorno per mantenere competitive ed eccellenti le aziende, perché sono perfettamente consapevoli che dalla salute delle stesse dipende il benessere delle loro famiglie”.

Luciano Costa, l’autore
Redattore e collaboratore di giornali e riviste (Voce del Popolo, Madre, Eco di Brescia, l’Italia, Avvenire, Giornale di Brescia, Bresciaoggi); tra i promotori e protagonisti della nascita e dell’affermazione di RadioVoce; protagonista del rilancio e della rifondazione di Teletutto e Radio-Bresciasette, di cui è stato per oltre dieci anni direttore editoriale, promotore di programmi e servizi, conduttore delle prime e coraggiose dirette televisive dedicate alla visita di Papa Giovanni Paolo II, alla “Mille Miglia” storica che anno dopo anno portava nel mondo l’eccellenza bresciana, alla grande nevicata del 1985, alle crisi che azzerarono il Consiglio Comunale di Brescia, a ogni avvenimento legato al territorio; curatore del giornale e della comunicazione di “Coldiretti Brescia” oltre che autore di due volumi - “Discorsi di Paolo VI ai coltivatori” e “Il maestro Bonometti, primo Presidente” - editi dalla stessa Federazione; ottimizzatore dei programmi di Super TV e RadioSuper; scrittore e autore di libri, tra questi: “Geltrude Comensoli e Gesù Eucaristia”, “Alla scoperta di tipi un po’speciali”, “San Lorenzo di Odolo”, “Quarant’anni di Ilfo”, “Costantino Ruggeri, il frate che regalava raggi di luce”, “Conosci padre Piamarta?”, “La scuola di Adro”, “C’è del buono a Vione”, “Qualcosa di Lourdes”, “La lezione di Wolfgang Huber”, “Strage di Piazza Loggia. Un giorno lungo quarant’anni” (prima edizione) e “Un giorno lungo cinquant’anni” (seconda edizione), “Il maestro Marino”, “Centrale come il latte” (due edizioni), “Il prete di tutti: don Giovanni Antonioli” (due edizioni), “Paolo VI Beato” e “Paolo VI Santo” (cinque edizioni), “Il meraviglioso mondo di Sveno”, “Il giorno del maiale” (due edizioni), “Brebemi: non solo autostrada”, “Animo, Animo! Ricordo di don Giacomo Vender”, “Le buone lezioni di Cesare T.”, “Semplicemente Suor Lucia Ripamonti, Beata”, “Ricordo e affetto”, “Ciao, Gianni! Sindacalista e Sindaco”, “Monno-Mortirolo: viaggio alla ricerca di… ricordi e memorie”.